Scelta e gestione degli investimenti finanziari


 

a cura di: Gino Gandolfi

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2009
Pagine
674
ISBN
978-88-449-0403-6
Disponibilità
Esaurito
Prezzo di copertina€ 40,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 38,00
IVA assolta dall'editore

Presentazione

La consapevolezza delle scelte in campo finanziario è un fattore sempre più decisivo in un momento in cui la crisi scatenata dalla vicenda dei mutui subprime ed estesasi al sistema finanziario globale ha messo in discussione concetti basilari quali la gestione del rischio e la capacità dei mercati di trovare autonomamente un proprio equilibrio.Tale situazione critica, che ha posto notevoli e difficili sfide agli operatori e ai professionisti del settore, ha disorientato, allo stesso tempo, gli investitori e i risparmiatori meno esperti, anche a causa della recente e crescente complessità degli strumenti e dei servizi finanziari.

Il volume affronta a tutto campo il tema della valutazione e della gestione degli investimenti finanziari passando da un inquadramento generale della teoria del mercato dei capitali alla spiegazione dei comportamenti dei soggetti che operano nei mercati finanziari e della dinamica dei prezzi; dall'analisi tecnica concernente tali mercati al complesso tema delle obbligazioni; dall'esame della struttura dei rendimenti per scadenza (term structure) ai principali metodi di valutazione in materia di titoli azionari e alle caratteristiche degli strumenti derivati; dalle tematiche del personal financial planning e della asset allocation allo stile e alle tecniche di gestione di un portafoglio finanziario, per chiudersi con una approfondita disamina dedicata alla valutazione della performance.

Grazie a una trattazione che affianca riflessione teorica, verifica empirica e taglio praticooperativo, il volume intende rivolgersi a un vasto pubblico che comprende studiosi e studenti ma anche investitori individuali, bancari, promotori finanziari, private bankers e gestori.

Prefazione
Introduzione
1. I principali lineamenti della Teoria del Mercato dei Capitali
Premessa
1.1 Rendimento e rischio
1.2 La Portafolio Selection di Markowitz
1.2.1 Le ipotesi del modello
1.2.2 Il modello a due titoli in portafoglio (caso elementare)
1.2.3 Il modello a N titoli in portafoglio (caso generale)
1.3 Il Capital Asset Pricing Model: introduzione
1.4 Il Capital Asset Pricing Model: assunzioni e concetti di base
1.4.1 La Capital Market Line
1.4.2 La Security Market Line
1.5 La stima del tasso di rendimento privo di rischio
1.5.1 Il concetto di risk free rate: cenni
1.5.2 Criteri alternativi di determinazione del tasso di rendimento privo di rischio
1.6 La stima dell'equity risk premium
1.6.1 Generalità
1.6.2 La scelta dell'indice di mercato
1.6.3 Il processo di normalizzazione dei rendimenti
1.6.4 La determinazione del periodo di riferimento
1.7 La stima del parametro beta
1.7.1 La stima di beta tramite analisi di regressione
1.7.2 L'analisi del parametro beta: aspetti tecnici del procedimento di stima
1.7.2.1 La dipendenza dei beta dai parametri della regressione
1.7.2.2 Alcuni metodi per la correzione dei beta stimati
1.7.3 I limiti dei beta stimati tramite regressioni
1.7.3.1 Il problema dell'indice di mercato
1.7.3.2 Il problema dell'errore statistico
1.7.3.3 Il problema della variabilità nel tempo delle caratteristiche aziendali
1.8 Metodologie alternative di determinazione del parametro beta
1.8.1 I beta empirici
1.8.2 I beta delle società comparabili
1.8.2.1 Beta levered e beta unlevered
1.8.3 I beta operativi
1.9 Limiti teorici e applicativi del CAPM: considerazioni conclusive
1.10 L'Arbitrage Pricing Theory (APT)
1.11 L'evoluzione degli studi relativi al CAPM e all'APT
Bibliografia
2. La dinamica dei prezzi di borsa
Premessa
2.1 La teoria del mercato efficiente
2.1.1 Le ipotesi dei mercati efficienti
2.1.2 Implicazioni operative della teoria del mercato efficiente
2.1.3 Le verifiche empiriche a supporto della teoria del mercato efficiente
2.1.3.1 Evidenza dell'ipotesi di mercato efficiente in forma debole. Le regole filtro e i test dell'indipendenza seriale
2.1.3.2 Evidenza dell'ipotesi di mercato efficiente in forma semi-forte
2.1.3.3 Le verifiche empiriche dell'ipotesi di efficienza forte
2.1.4 Le anomalie: alcune prove contrarie all'ipotesi di mercato efficiente
2.1.4.1 Anomalie tecniche
2.1.4.2 Altre anomalie
2.1.4.3 Alcune prove contro la razionalità del mercato
2.2 La finanza comportamentale
2.2.1 I presupposti teorici della Behavioral Finance Theory
2.2.2 Investor sentiment e comportamenti individuali
2.2.2.1 La Prospect Theory
2.2.2.2 La teoria del Mental Accounting
2.2.2.3 Heuristics
2.2.3 I fondamenti empirici della finanza comportamentale: applicazioni della teoria al comportamento degli investitori, dei mercati, dei prezzi dei titoli
2.2.3.1 La finanza comportamentale e il comportamento degli investitori
2.2.3.2 La finanza comportamentale e l'andamento dei mercati
2.2.3.3 La finanza comportamentale e la dinamica di prezzo dei titoli
2.3 L'andamento dei prezzi di borsa: una possibile visione di sintesi?
2.3.1 Premessa
2.3.2 Le variazioni dei prezzi sono casuali o solo apparentementi tali?
2.3.3 La teoria della riflessività
2.3.4 Andamento del mercato come effetto del dissenso circa il giudizio di valore
Bibliografia
3. Analisi tecnica finanziaria
3.1 Introduzione
3.2 Analisi tecnica grafica
3.3 Analisi tecnica algoritmica
3.4 Applicazioni pratiche: alcune esemplificazioni
4. Le tecniche di selezione dei singoli investimenti mobiliari: le obbligazioni
4.1 Il collocamento dei valori mobiliari a reddito fisso e le tecniche di sindacazione
4.1.1 Il processo di collocamento delle emissioni obbligazionarie: aspetti introduttivi
4.1.2 Il collocamento dei titoli di Stato tramite asta pubblica
4.1.3 Il collocamento dei corporate bond tramite offerta pubblica di vendita
4.1.3.1 La composizione dei sindacati di collocamento
4.1.3.2 Le fasi di un'emissione obbligazionaria
4.1.3.3 Le principali procedure di collocamento
4.2 Gli indicatori di rendimento dei titoli obbligazionari
4.2.1 Il rendimento di un investimento finanziario: aspetti introduttivi
4.2.2 Il rendimento dei titoli senza cedola (o zero-coupon bond)
4.2.3 Il rendimento dei titoli con cedola fissa
4.2.4 Il rendimento delle obbligazioni a cedola variabile
4.2.4.1 Le obbligazioni a cedola variabile: caratteristiche tecniche
4.2.4.2 La valutazione dei floater: un caso particolare
4.2.4.3 Indicatori di rendimento
4.3 La liquidità e gli indicatori di rischio dei titoli obbligazionari
4.3.1 La liquidità delle obbligazioni
4.3.2 Il rischio delle obbligazioni
4.3.2.1 Il rischio di reinvestimento e il rischio di prezzo
4.3.2.2 Il rischio di credito: aspetti concettuali e riscontri di mercato
Bibliografia
5. La term structure
Introduzione
5.1 Le teorie tradizionali
5.1.1 La term structure e le aspettative degli operatori
5.1.2 Il premio per il rischio
5.1.3 Gli altri fattori esplicativi della term structure
5.1.3.1 La segmentazione degli investitori
5.1.3.2 I fattori reali
5.1.4 L'habitat preferito
5.2 Le teorie moderne
5.2.1 I modelli di non arbitraggio
5.2.2 I modelli di stima basati sulla yield curve
5.3 Il pricing delle attività finanziarie e dei contratti derivati
5.4 Conclusioni
Appendici
1. La stima della continuità della term structure con modelli statistici
2. La stima dei tassi spot con il bootstrapping
3. La stima dei tassi spot con il modello matriciale
4. Il teorema di arbitraggio
6. Il valore dei titoli azionari: l'analisi fondamentale e di mercato
Introduzione
6.1 L'approccio basato sui flussi di risultato: i metodi finanziari
6.2 L'approccio basato sui flussi di risultato: il metodo reddituale
6.3 L'approccio di mercato: il metodo dei multipli di borsa
6.4 L'approccio patrimoniale
6.5 Anomalie o conferme dei mercati?
6.5.1 L'effetto gennaio e l'effetto lunedì
6.5.2 Il prezzo a 'sconto' delle holding e dei titoli immobiliari
6.5.3 Il prezzo a 'sconto' delle azioni con il voto limitato
6.5.4 I test sulla validità del CAPM
6.5.5 La politica dei dividendi
6.5.6 Il ruolo della governance e della trasparenza informativa
Bibliografia
7. Gli strumenti derivati: caratteristiche, logiche di pricing e finalità di utilizzo
7.1 Gli strumenti derivati: elementi definitori e criteri di classificazione
7.1.1 Premessa
7.1.2 Caratteri e tassonomia degli strumenti derivati
7.1.2.1 Contenuto opzionale/incondizionato
7.1.2.2 Mercati di negoziazione
7.1.2.3 Uscite di cassa
7.1.2.4 Tipologia di sottostante
7.1.2.5 Meccanismi di settlement
7.1.2.6 Finalità
7.2 I future su titoli azionari e indici azionari: pricing e strategie operative
7.2.1 Il pricing dei financial future
7.2.2 Le strategie realizzabili con i contratti future
7.2.2.1 L'utilizzo dei contratti future per la realizzazione di strategie speculative
7.2.2.2 L'utilizzo dei contratti future per la realizzazione di strategie di copertura
7.2.2.3 L'utilizzo dei contratti future per la realizzazione di strategie di arbitraggio
7.3 Opzioni su titoli azionari e indici: pricing e strategie operative
7.3.1 Gli elementi che incidono sul valore di un'opzione
7.3.2 Il pricing di un'opzione
7.3.2.1 Limiti superiori e inferiori delle opzioni
7.3.2.2 La put call parity
7.3.2.3 Gli alberi binomiali e l'equazione B&S
7.3.3 Le strategie implementabili con le opzioni
7.3.3.1 L'arbitraggio con le opzioni
7.3.3.2 La copertura con le opzioni
7.3.3.3 Il trading con le opzioni
Bibliografia
8. Il personal financial planning e il processo di asset allocation
8.1 Il personal financial planning e l'individuazione del portafoglio ottimo per un investitore
8.1.1 Premessa
8.1.2 Il primo profilo di analisi: il rendimento
8.1.3 Il secondo profilo: complessità e conflitti di interesse
8.1.4 Il terzo profilo: la sopportabilità del rischio
8.1.5 Gli obiettivi della politica di investimento
8.1.6 L'approccio statistico
8.1.7 Qualche idea (probabilmente) sbagliata
8.2 L'attività di asset allocation: inquadramento del tema
8.3 Tassonomia delle dimensioni di asset allocation
8.3.1 L'asset allocatio strategica (AAS)
8.3.2 L'asset allocation tattica (AAT)
8.3.3 L'asset allocation tattica (AAT o market timing) e attività di security selection (SS): profili di separatezza
8.3.4 L'asset allocation integrata (AAI)
8.3.5 L'integrazione tra analisi qualitative e quantitative nell'attività di asset allocation
8.4 La rilevanza delle dimensioni di asset allocation nel processo di investimento: profili di performance attribution
8.5 Gli approcci per la costruzione del portafoglio: top-down e bottom-up approach
Bibliografia
9. Lo stile e le tecniche di gestione di un portafoglio finanziario
9.1 Considerazioni introduttive
9.2 La tassonomia degli stili: cenni
9.3 Il dibattito teorico sullo stile di gestione del portafoglio
9.4 Lo stile di gestione passivo
9.5 Lo di gestione attiva del portafoglio
9.6 Le tecniche di gestione del portafoglio: schema di classificazione
9.7 Il ribilanciamento del portafoglio e le tecniche dinamiche
9.7.1 La strategia del ribilanciamento a proporzione costante
9.7.1.1 Frequenza di ribilanciamento e costi di transizione
9.7.2 La strategia di ribilanciamento a proporzione costante con assicurazione di portafoglio (CPPI)
9.7.3 Il confronto di convenienza tra le strategie dinamiche
9.8 La combinazione degli stili di investimento: la core-satellite strategy
9.8.1 La gestione core-satellite: aspetti quantitativi
9.8.2 L'integrazione tra core-satellite e CPPI
Appendice. Esemplificazione numerica di integrazione core-satellite e CPPI
Bibliografia
10. La valutazione della performance
Premessa
10.1 Il rendimento di periodo
10.1.1 Il Money Weigthed Rate of Return
10.1.2 Il Time Weigthed of Return
10.1.3 Le due metodologie a confronto
10.1.4 Il metodo delle quote
10.2 La persistenza dei rendimenti
10.3 Gli indicatori di efficienza e di abilità dei portfolio manager
10.3.1 Calcolare il rendimento e il rischio
10.3.2 Gli indicatori di rendimento corretti per il rischio
10.3.3 L'abilità del gestore
10.3.4 Le componenti della performance
10.4 La necessità di un giudizio sintetico: i rating e gli scoring
10.4.1 Il Morningstar Rating
10.4.2 Lo Standard & Poor's Rating
Bibliografia
postfazione