Il futuro dei Confidi in Italia


Evoluzione dei modelli istituzionali, gestionali e organizzativi

 

a cura di: Maurizio Baravelli, Paola Leone

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2010
Pagine
344
ISBN
978-88-449-0475-3
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 35,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 33,25
IVA assolta dall'editore

Presentazione

I cambiamenti normativi degli ultimi anni hanno inciso in maniera profonda nell'organizzazione e nel funzionamento dei confidi, figure strategiche nell'acesso al credito delle PMI italiane. Muovendo da queste novità, il volume illustra le problematiche di governo dei confidi con riferimento agli aspetti tipici di ogni attività di impresa: il rapporto con il mercato, l'organizzazione dei fattori produttivi e le performance. I diversi contributi fanno luce sui processi di analisi propedeutici alla progettazione e all'implementazione di nuovi modelli strategico-organizzativi e alla valutazione dell'impatto che questi possono avere in termini di miglioramento degli equilibri gestionali dei confidi, con al centro dell'analisi la questione della trasformazione dei confidi da ex art. 106 in intermediari vigilati ex art. 107 e delle implicazioni in termini di normativa di vigilanza, tipo di garanzia, dimensione e diversificazione dei portafogli. Gli autori affrontano anche la prospettiva del ruolo dei confidi nell'ambito dell'attuale crisi globale, proponendo indirizzi e soluzioni per stimolare l'offerta di credito.
In particolare, la prima parte del volume è dedicata agli aspetti normativi introdotti dalla legge quadro, al framework di vigilanza prudenziale e ai nuovi principi contabili. Mentre la seconda parte si concentra sui modelli strategico-organizzativi, con focus sulla trasformazione in intermediario ex art. 107, nel rispetto dei principi di sana e prudente gestione e dei vincoli dell'equilibrio economico; sui vantaggi e svantaggi del modello a rete; sul patrimonio informativo e l'implementazione dei sistemi di rating; sul legame tra garanzie efficienti, accesso al credito delle PMI e forme di sostegno pubblico. Il volume fornisce interessanti spunti di analisi e proposte operative, unendo alla trattazione teorica la presentazione di testimonianze degli operatori del mondo dei confidi, sia del settore pubblico che delle banche, con caratteristiche differenti per dimensione operativa, rete di relazioni, ambito territoriale di operatività, modello di business.

Presentazione
Parte prima - Il quadro normativo dei confidi
1. Il quadro normativo-regolamentare: profili di vigilanza dei confidi 107
1.1 La struttura del mercato
1.2 La funzione economica
1.3 La legge di riforma e il decreto MEF
1.4 I diversi modelli
1.5 Il modello "confidi 107"
1.6 Il decreto ministeriale
1.7 Le istruzioni di Vigilanza della Banca d'Italia
 1.7.1 Il volume di attività finanziarie
 1.7.2 Le attività finanziarie esercitabili dai confidi 107
 1.7.3 La disciplina prudenziale
1.8 Le regole organizzative
1.9 Conclusioni
2. L'adeguatezza patrimoniale dei confidi tra primo e secondo pilastro
2.1 Premessa
2.2 Vigilanza equivalente: contenuti
2.3 Credit risk mitigation
2.4 Rischio operativo e di concentrazione
2.5 Il secondo pilastro: l'ICAAP
2.6 Conclusioni
3. La compliance delle garanzie dei confidi
3.1 Premessa
3.2 I requisiti di idoneità per l'elegibility
3.3 Compliance della garanzia e due diligence della banca
4. La control governance per il confidi vigilato
4.1 Premessa
4.2 Il quadro normativo in materia di controlli interni
4.3 Il governo societario
4.4 Il sistema dei controlli interni: introduzione
4.5 Il sistema dei controlli interni: implementazione
4.6 Il rischio di non conformità e la compliance function
4.7 L'organizzazione della compliance function
4.8 Conclusioni
5. Il passaggio ai nuovi principi contabili: problematiche per i confidi

5.1 Introduzione degli IAS/IFRS nell'ordinamento italiano

 5.1.1 Contesto normativo internazionale
 5.1.2 Adeguamento del quadro normativo nazionale
5.2 Regole di prima applicazione (IFRS 1)
 5.2.1 Predisposizione dello stato patrimoniale di apertura
 5.2.2 Norme civilistiche di bilancio
5.3 Le garanzie
5.4 Recognition e derecognition
5.5 Impairment dei crediti

Parte seconda - Le condotte strategico-organizzative dei confidi: modelli teorici ed esperienza a confronto
6. Modelli istituzionali e condizioni di efficienza operativa dei confidi: una sfida sul piano organizzativo
6.1 Una premessa apparentemente provocatoria
 6.1.1 Innovazione e spericolatezza finanziaria
 6.1.2 Rischi ed esuberanza irrazionale
 6.1.3 La ricerca dell'equilibrio
6.2 I confidi e i nuovi modelli istituzionali: problemi di scelta
 6.2.1 Il confidi 106
 6.2.2 Il confidi 107
 6.2.3 La banca di garanzia
 6.2.4 Modelli istituzionali alternativi: i network tra confidi
6.3 Obiettivi e contenuti dell'analisi svolta: rilevanza dell'efficienza organizzativa
 6.3.1 Dal "non profit" alla logica di mercato: limiti dell'intervento pubblico
 6.3.2 Competitività ed efficienza dell'intermediazione creditizia de-integrata
6.4 I confidi: quali mission e sevizi?
 6.4.1 Le alternative di posizionamento: da "Fondo di garanzia" a "intermediario di garanzia"
 6.4.2 Sana e prudente gestione, efficienza e copertura dei costi dei confidi: verso una nuova filosofia di mercato?
6.5 Un quadro teorico per lo studio dell'efficienza dei confidi: il paradigma del make or buy e la de-integrazione del processo di intermediazione creditizia
 6.5.1 Strategie e modelli organizzativi dei confidi nella prospettiva del make or buy
 6.5.2 Posizionamento strategico dei confidi e costi e prezzi nell'intermediazione de-integrata
 6.5.3 Condotte opportunistiche ed esigenze di trasparenza
6.6 Catena del valore, efficienza dei processi ed equilibrio economico dei confidi.
 6.6.1 Perdita attesa e assegnazione del rating
 6.6.2 Riduzione dei costi di informazione e delle asimmentrie informative
 6.6.3 Perdita inattesa e remunerazione del capitale a rischio
 6.6.4 Contenimento dei costi finanziari e creazione di valore a favore delle imprese assistite dalla garanzia collettiva
  6.6.4.1 I coefficienti di solvibilità
  6.6.4.2 I coefficienti di ponderazione
  6.6.4.3 la diversificazione del rischio
  6.6.4.4 Obiettivi di redditività della banca e margini finanziari del capitale dei confidi
 6.6.5 L'ottimizzazione dei costi operativi
  6.6.5.1 Costi di processo e di struttura
  6.6.5.2 Efficienza organizzativa del confidi e creazione di valore per il cliente
  6.6.5.3 Risparmi effettivi di costi operativi per la banca
  6.6.5.4 Risparmi di costi e riduzione del tasso bancario
6.7 Conclusioni
7. Il modello a rete: fondamentali teorici e probabilmente gestionali
7.1 Premessa
7.2 Possibili percorsi evolutivi per il confidi 106
7.3 Il modello a rete: fondamenti teorici e peculiarità
7.4 Il network dei confidi: elementi costituenti
7.5 Il modello operativo del network; l'articolazione dei compiti tra i nodi e il baricentro
7.6 I vantaggi del network
7.7 Il processo di gestione della garanzia: fasi e articolazione dei compiti
7.8 La patrimonializzazione dei confidi 107
7.9 Credit risk management del sistema reticolare
7.10 Mutualità ed equilibrio economico-gestionale: un binomio complesso da gestire
7.11 Conclusioni
8. Patrimonio informativo dei confidi e la sfida della rating quantification: soluzioni dal mondo dei low default portfolio
8.1 Premessa
8.2 Rating interni e asimmentrie informative nella relazione banca-impresa: quale spazio per i confidi dopo Basilea 2?
8.3 Patrimonio informativo e costruzione dei rating: i confidi gestiscono low default portfolio?
 8.3.1 Il ruolo dei dati nella costruzione dei modelli interni di rating
 8.3.2 I confidi gestiscono LDP?
8.4 Quali soluzioni per la PD quantification e validation nei confidi?
 8.4.1 La stima delle PD: il ricorso a dati esterni
 8.4.2 La convalida delle PD
8.5 Un'applicazione concreta di stima e convalida delle PD per il segmento small business
 8.5.1 Il caso studio: Unionfidi Lazio Spa
 8.5.2 La metodologia proposta e i risultati dell'analisi
  8.5.2.1 Descrizione dei modelli utilizzati e del campione di lavoro
  8.5.2.2 Step operativi e risultati
8.6 Conclusioni
Allegato - Analisi dei dati categorici
9. Finanza d'impresa, soggetti pubblici e sistema delle garanzie: verso un nuovo assetto
9.1 Premessa
9.2 La crisi del credito: come cambia l'assetto della finanza d'impresa
9.3 Obiettivi e meccanismi di trasmissione dell'intervento pubblico: leve e condizioni di efficienza dei fondi di garanzia
 9.3.1 Garanzie pubbliche e pluralità dei soggetti garanti: la rete dei confidi
 9.3.2 Le garanzie efficienti: aspetti introduttivi
 9.3.3 Pluralità delle forme di sostegno pubblico: l'istituto della contro-garanzia ed il nuovo quadro regolamentare
 9.3.4 Le contro-garanzie del sistema italiano
 9.3.5 Contro-garanzie e modelli organizzativi
9.4 Il prezzo equo di una garanzia contro-garantita
 9.4.1 Alcune considerazioni sulla commissione equa agevolata
9.5 Una simulazione sul valore e sull'economicità della garanzia: note metodologiche
 9.5.1 Le assunzioni della simulazione
 9.5.2 La simulazione numerica
  9.5.2.1 Primo step: analisi comparativa del valore e dell'economicità della garanzia per analoghi e differenti giudizi del merito creditizio
  9.5.2.2 Secondo step: impatto della contro-garanzia di Stato sui livelli commissionali
  9.5.2.3 Alcune osservazioni conclusive
9.6 Interventi pubblici e razionamento del credito: ulteriori rimedi
9.7 Interventi pubblici: nuove istituzioni e nuove piattaforme nel regime delle garanzie
 9.7.1 Il percorso evolutivo delle nuove istituzioni di garanzia in un contesto di razionamento del credito: frizioni da rimuovere e azioni appropriate
 9.7.2 Possibili interventi pubblici nel regime delle garanzie: verso un nuovo assetto
Appendice - Progetti ed esperienze a confronto
1. Un quadro di sintesi di alcune testimonianze di evoluzione istituzionale, strategica e organizzativa nel settore delle garanzie creditizie.
2. Artigiancredito Toscano: trasformazione e problemi operativi
3. La trasformazione in intermediario 107: l'esperienza di ConfeserFidi Sicilia
4. Unionfidi Lazio S.p.a. il progetto del modello a rete
5. Banca Impresa Lazio: un benchmark per le garanzie pubbliche
6. Il caso della banca Popolare di Garanzia
7. La relazione tre banca e confidi: alcune riflessioni
8. La "Banca dei Territori" e i confidi.
Conclusioni