Securitization, CDO e covered bonds


Strumenti e tecniche di frontiera per le banche: caratteristiche, mercato e rating

di: Newfin - Centro Studi sull'Innovazione Finanziaria
a cura di: Danilo Drago

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2007
Pagine
404
ISBN
978-88-449-0448-7
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 30,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 28,50
IVA assolta dall'editore

Presentazione

Il mercato della securitization tradizionale vede oggi l'Italia nei primi posti in Europa per volumi di operazioni effettuate.Tale tendenza potrebbe essere confermata anche nel futuro, grazie alle innovazioni nelle tecniche di emissione, negli attivi da cartolarizzare e grazie alle recenti novità regolamentari che permetteranno alle banche italiane l'emissione di covered bonds.
Costruito con un approccio manualistico e interdisciplinare grazie al contributo di accademici e operatori del settore, il volume fornisce una trattazione dettagliata e completa delle operazioni innovative nel campo della securitization, passandone in rassegna gli aspetti economici, strutturali e operativi.
Gli autori danno rilievo innanzitutto alle collateralized debt obligations (CDO), che rappresentano sofisticati prodotti di finanza strutturata, attraverso i quali un soggetto economico investe in un pool composito di attività, finanziandosi con l'emissione di titoli ad alto rating. L'universo variegato delle CDO, che viene spiegato anche attraverso la presentazione di case history, è esplorato da diverse angolazioni: finalità economiche, caratteristiche tecniche, mercato, vincoli regolamentari, limiti e opportunità.
Altri strumenti di frontiera sono rappresentati dalle whole business securitization, operazioni che legano il loro successo ai flussi futuri di un'impresa o di una sua area di business.
Ma la novità più importante per il mercato italiano è senz'altro rappresentata dai covered bonds, attraverso i quali le banche italiane potranno migliorare la propria raccolta a mediolungo termine, con l'obiettivo di offrire finanziamenti maggiormente aderenti alle aspettative della clientela.
Completano il quadro d'analisi le novità introdotte da Basilea 2 in tema di securitization, nonché il ruolo delle agenzie di rating, attraverso l'esperienza di FitchRatings e di Standard & Poor's.
Il volume rappresenta pertanto un prezioso strumento per le banche italiane, la categoria di operatori principalmente interessata al mercato della securitization, che nel forte processo di disintermediazione in atto da tempo potranno cogliere nuove opportunità nell'attività di raccolta.

Presentazione di Roberto Tasca
Introduzione di Danilo Drago
1. Problemi e prospettive delle collateralized debt obligations (CDO)
"1.1 Premessa
1.2 CDO: elementi di valutazione
1.2.1 Variabili rilevanti per il pricing
1.2.2 Valutazione del rischio
1.3 Spazio economico
1.4 Credit risk transfer
1.4.1 Implicazioni per la stabilità dei mercati finanziari
Bibliografia "
2. CDO: finalità economiche e caratteristiche tecniche
"2.1 Premessa
2.2 Asset classes e tipi di collateral
2.3 Classificazione e natura
2.4 Balance sheet CDO
2.4.1 Definizione e finalità economiche
2.4.2 Configurazione
2.4.3 Capital structure
2.4.4 Meccanica dell'operazione
2.5 Arbitrage CDO
2.5.1 Definizione e finalità economiche
2.5.2 Configurazione
2.5.3 Capital structure
2.5.4 Meccanica dell'operazione
2.6 Soggetti partecipanti
2.7 Gestione del collateral: cash flow vs market value CDO
2.7.1 Cash flow CDO
2.7.2 Esempio di arbitrage cash flow CDO: ORYX European CLO BV
2.7.3 Esempio di small e middle market cash flow CDO: HEAT Mezzanine I-2005 SA
2.7.4 Market value CDO
2.7.5 Esempio di market value CDO: Credit Genesis CLO 2005-1 LTD
2.8 Considerazioni conclusive e prospettive in Italia
Bibliografia "
3. Synthetic CDO
"3.1 Premessa
3.2 Ragioni del successo e differenze con le strutture cash
3.3 Elementi fondamentali dei credit derivatives
3.4 Caratteristiche generali delle synthetic CDO
3.4.1 Modalità di trasferimento del rischio
3.5 Modalità di funding
3.5.1 Fully funded
3.5.2 Unfunded
3.5.3 Partially funded
3.6 Static vs managed synthetic CDO
Bibliografia"
4. CDO di ultima generazione
"4.1 Premessa
4.2 Repackagings: definizione e finalità economiche
4.3 Struttura e funzionamento delle CDO-squared
4.3.1 Configurazione e capital structure
4.3.2 Relazione tra inner e outer CDO
4.3.3 Doppia subordinazione e doppio leverage
4.4 Esempio di managed resecuritization: Cheyne CLO Investments I LTD
4.5 Single-tranche CDO
Bibliografia"
5. Evoluzione e prospettive di sviluppo nel mercato delle CDO
"5.1Premessa
5.2 Evoluzione del mercato
5.2.1 Il mercato delle cartolarizzazioni
5.2.2 Paese d'origine delle attività collaterali
5.2.3 Mercato delle ABS
5.2.4 Mercato delle CDO
5.3 Evoluzione per categorie di CDO
5.3.1 Cash e synthetic CDO
5.3.2 Arbitrage e balance sheet CDO
5.3.3 Eterogeneità nella natura degli underlying asset
5.4 CDO tranche, rating e performance
5.4.1 Evoluzione e ruolo dell'attività di tranching
5.4.2 Rating, performance e migrazioni
5.5 Conclusioni
Bibliografia "
6. Whole business securitization: finalità economiche e caratteristiche tecniche
6.1 Definizione e finalità economiche
6.2 Configurazione
6.3 Meccanica dell'operazione
6.4 Il caso Mitchells & Butlers
6.5 WBS vs standard securitisation
6.6 Mercato
6.7 Considerazioni conclusive e prospettive in Italia
Bibliografia
7. Verso nuove opportunità di business: il ruolo dei covered bonds
"7.1 Premessa
7.2 Caratteristiche tecnico-strutturali dei covered bonds
7.3 Problematiche giuridiche e opportunità fiscali
7.4 Disciplina dei covered bonds alla luce di Basilea 2
7.5 Rating dei covered bonds
7.6 Vantaggi per le banche emittenti e problematiche di asset & liability management
7.6.1 Problematiche di asset & liability management
7.7 Il caso Cassa Depositi e Prestiti Spa
7.8 Analisi del mercato europeo dei covered bonds
7.8.1 German pfandbriefe
7.8.2 Cédulas
7.8.3 Obligation foncières
7.8.4 Structured Uk covered bonds
7.8.5 Altri paesi europei
7.9 Mercato attuale e potenzialità dei covered bonds
7.10 Analisi comparata tra covered bonds e cartolarizzazione
7.11 Conclusioni
Bibliografia "
8. Basilea 2: i nuovi riferimenti di vigilanza sull'attività di cartolarizzazione
"8.1 Premessa
8.2 Il Nuovo Accordo sul Capitale
8.2.1 Primo pilastro
8.2.2 Secondo pilastro
8.2.3 Terzo pilastro
8.3 Controlli sul processo di cartolarizzazione
8.3.1 Controlli sui rischi informativi
8.3.2 Controlli sui rischi operativi e sui rischi legali
8.3.3 Controlli sul rischio di credito
8.4 L'impatto di Basilea 2
8.4.1 Misurazione delle esposizioni derivanti da cartolarizzazioni
8.5 Conclusioni
Bibliografia "
9. Operazioni CLO di piccole e medie imprese: prospettive di mercato e analisi di rating
"9.1 Premessa
9.2 Aspetti strutturali delle collateralized loan obbligations (CLO) di PMI
9.2.1 Operazioni cash
9.2.2 Operazioni sintetiche funded e unfunded, multi e single tranche
9.3 Approccio al rating e modeling del rischio delle CLO di PMI italiane
9.3.1 Stima della rischiosità
9.3.1.1 Stima della rischiosità individuale delle PMI
9.3.1.2 Modello di portafoglio e stima dei coefficienti di correlazione
9.3.1.3 Correlazione tra attivi
9.3.1.4 Correlazione tra società
9.3.1.5 Modelli di portafoglio per le PMI
9.3.1.6 Tassi di recupero e loss severity
9.3.2 Modellizzazione dei cash flow
9.3.3 Rischi strutturali e legali nelle operazioni cash e sintetiche
9.3.3.1 Perdite derivanti dal reference portfolio
9.3.3.2 Adeguamenti della probabilità di default
9.3.3.3 Perdite derivanti dal collateral acquistato con i proventi dei titoli
9.3.3.4 Rischi derivanti dal default della controparte del CDS
Bibliografia"
10. Strutture innovative nel mercato italiano della cartolarizzazione
"10.1 Mercato della cartolarizzazione in Italia: panoramica e outlook
10.2 Strutture warehousing e successiva term out phase
10.2.1 Warehousing phase
10.2.2 Term out phase
10.2.3 Principali caratteristiche della struttura warehouse
10.2.4 Struttura alternativa di warehousing
10.2.5 Case study - Sestante Finance Srl
10.2.5.1 Fase warehousing
10.2.5.2 Fase term out
10.2.5.3 Fase post revolving period
10.2.6 Conclusioni
10.3 Rating dei residuals
10.3.1 Operazioni sui residuals e Basilea 2
10.3.2 Identificazione e quantificazione del residual da cartolarizzare
10.3.2.1 L'operazione di cartolarizzazione a monte
10.3.2.2 Identificazione del residual
10.3.2.3 Excess spread e riserva di cassa
10.3.3 Specificità nell'attribuzione del rating al residual
10.3.3.1 Aspetti critici legati al tipo di attivo cartolarizzato
10.3.3.2 Fattori connessi all'operazione di cartolarizzazione a monte
10.3.4 Conclusioni
Bibliografia "