Open Banking: la prospettiva dei clienti


a cura di: Umberto Filotto

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2020
Pagine
86
ISBN
978-88-49-1213-0
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 25,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 23,75
IVA assolta dall'editore
Presentazione

Dal 14 settembre 2019 è entrata in vigore la direttiva Psd2 con le disposizioni in tema di autenticazione forte che, fin da subito, hanno avuto effetto sulle modalità di accesso all’Internet Banking e sui pagamenti digitali; ma se questa parte della nuova normativa è immediatamente percepibile, altre disposizioni, quelle che aprono le porte all’Open Banking, pur vigenti, esplicheranno i loro effetti in un tempo e con un’intensità tutta da definire. Se la nuova normativa abilita le banche e le non banche ad offrire servizi innovativi anche, e soprattutto, mediante nuove modalità e regole di accesso ai dati dei clienti/consumatori, questi ultimi sono disponibili a dare questa facoltà? E in caso affermativo, per fare cosa e a quali condizioni?

Per rispondere a queste domande, il volume, che presenta l’ottavo rapporto di ricerca Crif-Sda Bocconi, con la partecipazione di Nomisma, si focalizza sull’analisi della domanda, sulle propensioni e sulle aspettative dei clienti/consumatori, attraverso un questionario sottoposto ad un campione di rispondenti suddiviso in 4 classi demografiche (Baby Boomers, GenX, Old Millennials, Young Millennials) e segmentato in 3 gruppi distinti in base ad una maggiore o minore attitudine digitale. I temi affrontati riguardano:

– preferenze e modalità di acquisto dei consumatori e metodi di pagamento utilizzati;

– modalità di utilizzo della banca e dei servizi offerti;

– percezioni ed aspettative rispetto alla banca;

– disponibilità ed interesse dei consumatori a condividere informazioni personali.

In particolare, con riguardo a quest’ultimo aspetto, vero fattore abilitante della diffusione dell’Open Banking, dalla ricerca è emerso che il 20% ha risposto positivamente e non ha quindi preclusioni nel condividere le proprie informazioni personali pur di ottenere vantaggi in termini di servizi innovativi e personalizzati. Non basta che la normativa crei il quadro all’interno del quale le informazioni possono essere scambiate e che le banche vi si attengano. Perché l’Open Banking decolli è necessario che i consumatori accedano concretamente alle possibilità che la Psd2 offre loro, cogliendone le opportunità.

Vi sono dunque i presupposti perché lo scenario reso possibile dalle disposizioni della Psd2 si realizzi; sta ora alle banche e più in generale all’industry finanziaria raccogliere la sfida ed interpretare in modo creativo ed innovativo il proprio ruolo ed il proprio posizionamento strategico.

1. Introduzione
1.1 La Psd2: il Big Bang o un petardo?
1.2 La ricerca
2. Metodologia della ricerca e struttura del questionario
2.1 Struttura del questionario
2.2 La composizione del campione 
3. Come i consumatori comprano, pagano, usano e vedono la banca
3.1 Preferenze e modalità di acquisto dei consumatori e metodi di pagamento utilizzati
    3.1.1 Canali utilizzati per effettuare acquisti
    3.1.2 Acquisti online
    3.1.3 Strumenti di pagamento - Frequenza acquisto
3.2 Modalità di utilizzo della banca e dei servizi offerti
    3.2.1 Situazione bancaria e banca di riferimento
    3.2.2 Interazione banca-cliente: primo contatto
    3.2.3 Interazione banca-cliente: consultazione e operatività di base
    3.2.4 Interazione banca-cliente: le operazioni di investimento e finanziamento
3.3 Percezioni e aspettative rispetto alla banca
    3.3.1 Il rapporto con la banca
    3.3.2 La banca ideale
4. La condivisione delle informazioni personali e le prospettive dell’Open Banking: analisi descrittiva e risultati della clusterizzazione
4.1 Disponibilità e interesse dei consumatori a condividere informazioni personali
4.2 La clusterizzazione
    4.2.1 Cenni di metodologia e introduzione ai cluster statistici
    4.2.2 Cluster 1 - I fedeli
        4.2.2.1 Attuale rapporto con la banca
        4.2.2.2 Desiderio di monitorare le proprie spese
        4.2.2.3 Predisposizione alla condivisione di dati
    4.2.3 Cluster 2 - Gli aspiranti fedifraghi
    4.2.4 Cluster 3 - I delusi
Conclusioni
Riferimenti bibliografici