La solidarietà efficiente


Storia e prospettive del credito cooperativo in Italia

di: Pietro Cafaro

Editore
Laterza
Anno
2002
Pagine
514
ISBN
88-420-6501-3
Disponibilità
Esaurito
Prezzo di copertina€ 31,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 29,45
IVA assolta dall'editore

Presentazione

La tesi di fondo di questo lavoro nel quale Pietro Cafaro ha messo a frutto con grande efficacia alcuni decenni di studi da lui progressivamente sviluppati sul tema delle origini e della evoluzione del credito cooperativo in Italia, (studi nei quali era via via maturata una capacità di analisi e di interpretazione che sono di grande significato storiografico) si può sintetizzare in pochi ma fondamentali argomenti. 
Secondo Cafaro, le Casse rurali (oggi Banche di credito cooperativo) riescono a competere nel mondo del credito perché coniugano (con equilibri differenziati a seconda dei momenti storici) coordinamento e operatività nell`ambito locale. Entro questo equilibrio, il gruppo fornisce il sostegno di fondo (e socializza molti di quei costi fissi che presso le grandi banche forniscono rilevanti economie di scala), mentre l`ambito locale (e il controllo sociale molto forte nelle piccole e coese comunità) permette quel rapido e costante interscambio di informazioni che riduce a sua volta i costi e limita comportamenti poco corretti.
La necessità di una rete, quindi, autonomamente costituita e gestita in modo solidale e condiviso, attraversa tutta la storia del gruppo e motiva la richiesta costante della revisione obbligatoria nel contesto di una strategia d'insieme. Al tempo stesso, la sovrapposizione (e l`interscambio economico) con le comunità locali (naturali o non) è giustificata dalla necessità (soprattutto agli esordi) di basare lo scambio di informazioni sulla fiducia reciproca. A questa comprensione di un fenomeno, scorrettamente trascurato dalla ricerca perché relegato a una presunta storia minore, Pietro Cafaro perviene attraverso una ricostruzione rigorosa di un secolo di vicende.

1. PREMESSA
"1.1 All' Europa....
1.2 ...Dall`Europa
1.3 ""Potenza e grandezza"" del credito
1.4 Risparmio verso investimento
1.5 Alla ricerca di una scienza dell'investimento
1.6 Principi cooperativi e credito
1.7 La cassa sociale di credito
1.8 La piattaforma di base della cassa: ambito locale e coordinamento in rete"
2. L`ESPERIENZA ITALIANA: GLI ANNI DI LEONE WOLLEMBORG
"2.1 L'onore del primato
2.2 ""Le banche piccole del popolo verranno, se le virtù sorgeranno!""
2.3 Loreggia 1883: un villaggio e una parrocchia
2.4 L'indispensabile coordinamento
2.5 Novembre 1887: la prima Federcasse
2.6 Contarsi per contare
2.7 Una ""vetrina"" per il movimento: il Congresso di Cuneo
2.8 Una effimera ""grande controversia""
2.9 Vitalità di un ""paradosso economico"" "
3. L'ATTIVISMO DEI CATTOLICI
"3.1 Un ""benefico sodalizio evangelico""
3.2 Una nuova intransigenza
3.3 Soci, quasi fratelli
3.4 Fiesole, 1896
3.5 Unione nazionale e Cassa centrale: la ""magnifica utopia"" di don Cerutti
3.6 Brescia 1904: don Cerutti, ultimo atto
3.7 Il sistema del piccolo credito confessionale nell' Opera dei Congressi
3.8 Nuovi spazi e nuove regole: il nodo del credito all'agricoltura
3.9 Nuovi spazi e nuove regole: il problema della tutela del risparmio
3.10 Banche ma cooperative
3.11 Cocco-Ortu e Nitti: due progetti abortiti"
4. AUTONOMIA RICERCATA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA
"4.1 Brescia 1909: federazione ed autonomia, una falsa partenza
4.2 Gli epigoni della ""grande controversia"": la Banca nazionale delle casse rurali
4.3 La struttura federativa ideale per le proletarie del credito: un acceso dibattito
4.4 Bologna 1914: la Federazione italiana delle casse rurali
4.5 L' imponenza di un movimento diffuso
4.6 Autorevolezza ricercata per una giovane Federazione
4.7 Un - integralismo' appena abbozzato: la cassa rurale moderna
4.8 - Risparmio, credito e cooperazione'
4.9 Tramonto ed oblio della concezione tovinana: la - cooperazione integrativa' di Giulio Tamagnini
4.10 Fluttuazioni economiche e crisi politica: la difficile realtà del decennio Venti
4.11 1926: un anno cruciale
4.12 Associazione, Federazione, Istituto cattolico di attività sociali: cattolici - contro' "
5. DAL SISTEMA IMPOSTO ALLA RICERCA DI UN NUOVO EQUILIBRIO
"5.1 1936: verso il corporativismo compiuto
5.2 Il sistema realizzato: Federazione nazionale fascista ed Ente nazionale delle casse rurali
5.3 Legittimità e consenso per movimento di Fantini, Gargiullo e Marsili Libelli
5.4 Testo Unico ed ""apoteosi"" per Oddone Fantini
5.5 Difficile accentramento e spinte centrifughe nel sistema zoppo del secondo dopoguerra
5.6 Il sistema ""trino"" di Palmiro Foresi: Ente, Federazione ed Istituto centrale
5.7 Un movimento in crescita negli anni del ""miracolo economico"" "
6. CONCLUSIONI. LE TAPPE SALIENTI DI UNA EVOLUZIONE ANCORA IN ATTO
6.1 Una grande espansione
6.2 La costruzione del sistema: coordinare invece di accentrare
6.3 Una identità per il movimento
6.4 Il riordino della struttura: la nuova centralità della periferia
6.5 Il riordino della struttura: indipendenza ed innovazione per i vertici associativi