I beni confiscati


Procedure di destinazione, best practice e casi concreti di soluzione

di: Marco Letizi

Editore
Edibank
Anno
2014
Pagine
248
ISBN
978-88-449-1005-1
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 30,00
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IVA assolta dall'editore
Presentazione

La destinazione e la riutilizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata rappresentano questioni spinose, tutt’ora aperte, dietro cui si celano urgenti istanze di tipo sociale, politico, economico. L’approvazione della Direttiva Ue 2014/42, inoltre, ha lanciato a tutte le istituzioni italiane la sfida che dovrà consentire all’amministrazione dei beni sottratti alla mafia di divenire il principale riferimento dell’integrazione giuridica europea.
 
Per giungere a soluzioni concrete e fattive, tali beni non vanno visti come problemi da risolvere bensì come possibilità, risorse, esternalità positive, occasioni di crescita dell’occupazione e di recupero. Basandosi su un approccio analitico saldamente giuridico e normativo, radicato nelle prescrizioni del "Codice Antimafia", il volume mira ad analizzare concretamente le best practices percorse in Italia in questa direzione, valorizzando le relative procedure operative e riproponendole, con vero e proprio effetto moltiplicatore, in altre procedure di confisca. E descrive i diversi casi di studio esaminati con meticolosa attenzione a tutto l’iter che ha portato i beni confiscati - in particolare quelli immobili, aziendali e mobili - a rinascere a nuova vita.
 
L’autore del volume, da anni attivo nella battaglia per riqualificare nel modo più proficuo tali beni, ha avuto modo, nel corso della sua permanenza ai vertici della Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC), di conoscere gli esiti positivi e i numerosi successi operativi conseguiti nonostante vari limiti e carenze. Tali ambiziosi progetti realizzati e in corso di realizzazione sono stati possibili anche grazie all’apertura dell’Agenzia Nazionale verso il mondo bancario e alla grande sensibilità dimostrata da molte banche che, prendendo atto dell’importanza simbolica e sociale dei progetti, hanno reso possibile l’attivazione di procedure transattive che hanno condotto a un sostanziale abbattimento del debito ipotecario insistente sui cespiti confiscati. Forte delle testimonianze di protagonisti di prima linea nel duro scontro con il sistema mafioso, il volume, in estrema sintesi, è una risposta documentata, coraggiosa e serena alla domanda: "Che fine fanno i beni confiscati alla mafia?".

Presentazione
 
Prefazione
 
Introduzione
1. Premessa 
2. Il quadro normativo
PARTE PRIMA - Beni immobili
 
1. Ricezione e analisi del provvedimento di confisca
1.1 Analisi del provvedimento magistratuale ablativo, classificazione della natura giuridica del bene confiscato, apertura del fascicolo e registrazione in database 
1.2 Acquisizione documentale 
1.3 Richiesta di relazione particolareggiata dell’amministratore giudiziario 
1.4 Eventuale nomina dell’amministratore finanziario
2. Criticità che incidono sulla procedura di destinazione dei beni immobili definitivamente confiscati
2.1 Immobili gravati da iscrizioni pregiudizievoli 
2.1.1 Il Collegio Universitario Borromeo di Pavia 
2.1.2 Un importante accordo transattivo con Intesa Sanpaolo S.p.a. 
2.2 Confisca di una quota indivisa 
2.3 Beni immobili occupati 
2.3.1 Occupazione sine titulo 
2.3.2 Preliminari di compravendita e contratti di affitto/locazione 
2.3.3 Carenze strutturali e abusivismo edilizio
3. Attività propedeutiche alla destinazione del bene
3.1 Attività ispettiva sul territorio 
3.2 Acquisizione di manifestazioni d’interesse 
3.3 Scelta del progetto di utilizzo del bene e percorso operativo volto al superamento delle criticità per la destinazione del bene
4. Adozione del provvedimento di destinazione del bene
4.1 Proposta di destinazione al Consiglio Direttivo dell’Agenzia Nazionale 
4.2 Emissione del provvedimento di destinazione del bene 
4.3 Destinazione dei beni immobili (art. 48, comma 3, D.Lgs. n. 159/2011) 
4.3.1 Beni immobili mantenuti al patrimonio dello Stato
4.3.1.1 Il caso controverso dell’ente morale Società Dante Alighieri. Art. 48, comma 3, lett. c) o lett. a)? 
4.3.1.2 Ancora un caso controverso: il CONI, federazione sportiva dalla natura dicotomica 
4.3.1.3 Ordine professionale. Impossibilità di applicare l’art. 48, comma 3, lett. a), D.Lgs. n. 159/2011 
4.3.1.4 Il giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla Regione Siciliana. Modalità di applicazione dell’art. 48, comma 3, D.Lgs. n. 159/2011 
4.3.1.5 Revoca del provvedimento di destinazione in precedenza emanato ai sensi dell’art. 48, comma 3, lett. a), D.Lgs. n. 159/2011 
4.3.1.6 Estinzione dei tributi erariali per confusione 
4.3.2 Mantenimento al patrimonio dello Stato. Autofinanziamento (art. 48, comma 3, lett. b, D.Lgs. n. 159/2011) 
4.3.2.1 Progetto di destinazione all’autofinanziamento di 150 unità abitative 
4.3.2.2 Immobili a vocazione aziendale 
4.3.2.3 Ulteriori considerazioni sull’autofinanziamento. Perseguimento del maggior vantaggio economico 
4.3.3 Trasferimento al patrimonio indisponibile degli enti territoriali (art. 48, comma 3, lett. c, D.Lgs. n. 159/2011) 
4.3.3.1 Il feudo Verbuncaudo e gli importanti accordi transattivi con UniCredit S.p.a., Carige S.p.a. e Montepaschi Serit S.p.a. 
4.3.3.2 I terreni agricoli dimenticati del Comune di Naro. Il “Giudice ragazzino” e la rinuncia al credito da parte di UniCredit S.p.a. 
4.3.3.3 Protocollo d’intesa Libera Terra Trapani per la gestione dei terreni confiscati
4.4 La vendita dei beni immobili definitivamente confiscati
5. Monitoraggio successivo alla destinazione del bene
5.1 Attività di monitoraggio successivo alla destinazione del bene. I casi di revoca del provvedimento di destinazione
PARTE SECONDA - Beni aziendali
 
1. Analisi del provvedimento magistratuale ablativo, apertura del fascicolo, registrazione in database e classificazione della natura giuridica del bene confiscato
1.1 Analisi del provvedimento di confisca e classificazione della natura giuridica del bene aziendale definitivamente confiscato 
1.2 Richiesta di relazione particolareggiata dell’amministratore giudiziario
2. Analisi economico-giuridica del bene aziendale confiscato
2.1 Analisi economico-giuridica del bene aziendale definitivamente confiscato
3. Attività gestionali di ordinaria e straordinaria amministrazione
3.1 Attività di ordinaria e straordinaria amministrazione dei beni mobili e immobili (aziendali e non) sequestrati e confiscati in linea autonoma 
3.2 Attività di ordinaria amministrazione relativa ai beni mobili e immobili (aziendali e non) in confisca definitiva 
3.3 Attività di ordinaria amministrazione relativa alle aziende in confisca definitiva 
3.4 Attività di straordinaria amministrazione relativa alle aziende in confisca definitiva
4. Criticità che incidono sul procedimento di destinazione dei beni confiscati aziendali
4.1 Nozione di bene aziendale confiscato e gradatio ablativa in seno al soggetto economico colpito dal provvedimento di confisca 
4.1.1 Riformulazione dei bilanci d’esercizio a seguito della confisca diretta dei singoli beni aziendali
4.2 Amministrazione delle aziende confiscate ed elementi di criticità che ne impediscono la destinazione 
4.3 Beni aziendali sequestrati e confiscati. I costi della legalità 
4.4 Aziende caratterizzate da grave squilibrio economico-finanziario che non riescono a sostenere i costi della legalità. Accesso alle procedure concorsuali 
4.4.1 C&C Costruzioni S.r.l. Il primo caso in Italia di concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori di una società in confisca definitiva 
4.4.2 Chiusura del fallimento per insussistenza dell’attivo. Il caso della Geraci S.r.l. 
4.5 Possibili rimedi per il superamento delle criticità 161
4.5.1 Operazioni societarie straordinarie. Fusione per incorporazione 
4.5.1.1 Procedura di confisca in danno di Piazza Vincenzo. Immobiliare Strasburgo S.r.l. 
4.5.1.2 Procedura di confisca in danno di Sansone Gaetano e Sansone Giuseppe. Progetto di fusione o liquidazione delle singole società? 
4.5.1.3 Procedura di confisca in danno di Ienna Giovanni. Il caso dell’Hotel San Paolo Palace di Palermo 
4.6 Reengineering aziendale. Procedura di confisca in danno di Piazza Vincenzo. Agricola Suvignano S.r.l. 
4.7 Il mantenimento dei livelli occupazionali di aziende confiscate con squilibri economico-finanziari 
4.7.1 Riela Group 
4.8 Immobili aziendali gravati da iscrizioni ipotecarie 
4.9 Aziende confiscate in quota 
4.9.1 Costa Rossa S.r.l. e il rischio di squeeze out del socio di minoranza 
4.9.2 Pulemon S.a.s. 
4.10 Creazione di un network imprenditoriale virtuoso 
4.11 Gestione dei crediti in un’azienda definitivamente confiscata 
4.12 Assistenza legale nelle aziende definitivamente confiscate 
4.13 Disciplina fiscale delle aziende definitivamente confiscate
5. Procedure di destinazione dei beni aziendali
5.1 L’affitto dei beni aziendali definitivamente confiscati. Art. 48, comma 8, lett. a), D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159
5.1.1 Affitto a titolo oneroso 
5.1.2 Affitto a titolo gratuito. La cooperativa di lavoratori Calcestruzzi Ericina-Libera Società Cooperativa. “Insieme si può” 
5.2 La vendita dei beni aziendali definitivamente confiscati. Art. 48, comma 8, lett. b), D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 
5.2.1 Procedure di vendita di un bene aziendale 
5.3 La liquidazione dei beni aziendali definitivamente confiscati e l’ipotesi di destinazione prevista dall’art. 48, comma 8, lett. c), D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 
5.3.1 La realizzazione della parrocchia intitolata a Don Pino Puglisi nel quartiere Brancaccio di Palermo e l’accordo transattivo con UniCredit S.p.a. 
5.3.2 La liquidazione della MA.SA. S.r.l. e la sede secondaria palermitana dell’Agenzia Nazionale
5.4 Ipotesi dettata dall’art. 117, comma 7, D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 
5.5 Ipotesi dettata dall’art. 117, comma 8, D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159
5.5.1 Il controverso caso dell’Immobiliare Strasburgo S.r.l. e l’ipotesi “allargata” di compensazione crediti/debiti
PARTE TERZA - Beni mobili
 
1. Procedure di destinazione dei beni mobili
1.1 Richiesta di relazione particolareggiata dell’amministratore giudiziario 
1.2 Criticità rilevate sui beni mobili confiscati in via definitiva 
1.3 La disciplina dei beni mobili sequestrati e confiscati nel Codice Antimafia 
1.3.1 Beni mobili sequestrati 
1.3.2 Beni mobili definitivamente confiscati
Conclusioni e prospettive future
 
1. Le iniziative per trasformare i beni confiscati in una risorsa per l’Italia
 
2. L’amministrazione dei beni confiscati dopo la direttiva europea del 2014 sulla confisca dei proventi di reato
 
3. La lotta al malaffare: incentivare la convenienza dei “buoni comportamenti”
 
Postfazione