Fattori discriminanti e distorsivi della concorrenza nel sistema bancario


di: Gastone Bollino, Renzo Costi, Francesco Vella

Editore
Edibank
Anno
1991
Pagine
128
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Presentazione


L`indagine identifica la presenza di fattori distorsivi della concorrenza che derivano da una diversa "considerazione" delle imprese bancarie a seconda della categoria di appartenenza.

Renzo Costi è professore ordinario di Diritto Commerciale nell`Università di Bologna. Ha pubblicato numerose opere di diritto bancario tra cui Le istituzioni finanziarie degli anni Ottanta (Il Mulino, Bologna, 1984) e L`ordinamento bancario (Il Mulino, Bologna, 1986). Giuseppe Bollino, conseguito il dottorato di ricerca in Diritto Commerciale, svolgeva attività di ricercatore nell`Università di Urbino. In materia bancaria ha pubblicato Gli istituti regionali di mediocredito (Giuffrè, Milano, 1988). Francesco Vella ha conseguito il dottorato di ricerca in Diritto Commerciale. Tra le sue pubblicaizoni ricordiamo Le succursali di banche estere in Italia (Giuffrè, Milano, 1987) e L`esercizio del credito (Giuffrè, Milano, 1990).

I profondi mutamenti che hanno di recente caratterizzato l`ordinamento del credito riflettono l`esigenza di un continuo adattamento della disciplina degli intermediari all`evoluzione dell`attività bancaria. I progressi compiuti dal processo di armonizzazione comunitaria e i crescenti livelli di integrazione dei mercati hanno infatti indotto il legislatore ad avviare una importante e complessa opera di riforma che tuttora è in corso di realizzazione. In questo contesto normativo in evoluzione trova una precisa giustificazione un`indagine volta ad identificare la presenza di fattori distorsivi della concorrenza che derivano da una diversa "considerazione" delle imprese bancarie a seconda della categoria di appartenenza. Nel corso della ricerca vengono pertanto messi in evidenza gli aspetti che concernono sia la fase genetica che quella funzionale ove, ancora, è possibile riscontrare sensibili differenze di disciplina tra le varie categorie di aziende di credito. È peraltro innegabile che gli sforzi compiuti dalle autorità di vigilanza hanno, in parte, consentito un superamento di alcune discriminazioni, e si auspica che tale processo non sia esaurito: la piena attuazione dei principi comunitari, ribaditi nella seconda direttiva CEE del dicembre 1989, imporrà il definitivo abbandono di ogni diversità di trattamento in una prospettiva di tutela dell`efficienza e di un equilibrato sviluppo delle strutture creditizie.

1. L'AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DELL'ATTIVITÀ BANCARIA
1.1 La legge bancaria e la politica seguita dalle autorità creditizie
1.2 L' attuazione della direttiva comunitaria
2. L'ESPANSIONE TERRITORIALE DELLE AZIENDE DI CREDITO
2.1 La disciplina autorizzativa degli sportelli bancari
2.2 Gli uffici di rappresentanza
2.3 Le succursali di banche estere in Italia
3. LA SECONDA DIRETTIVA CEE IN MATERIA CREDITIZIA
3.1 Premessa
3.2 Il criterio del mutuo riconoscimento
3.3 Gli enti creditizi extracomunitari
4. GLI ESPONENTI BANCARI
4.1 I requisiti degli esponenti bancari: l'esperienza
4.2 l'esperienza degli esponenti nelle casse rurali e nelle banche popolari con meno di tre sportelli
4.3 Limiti all'assunzione della carica di amministratore da parte di dipendenti pubblici
4.4 L'onorabilità degli esponenti bancari
4.5 Le incompatibilità
4.6 La determinazione del compenso degli amministratori di enti creditizi
4.7 Le obbligazioni degli esponenti bancari
5. L'ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI CREDITIZI
5.1 I fondi propri e la raccolta di capitale di rischio
5.2 L' identificazione dei soci
5.3 Gli aumenti di capitale
5.4 La rappresentanza
5.5 I bilanci
5.6 Le modificazioni degli statuti
6. LA DISCIPLINA DELL'ATTIVITÀ
6.1 Premessa
6.2 La competenza territoriale
6.3 L' operatività delle aziende: profili generali
6.4 Le operazioni di raccolta e di impiego oltre il breve termine
6.5 Gli investimenti immobiliari
6.6 Le partecipazioni
6.7 La riserva obbligatoria e il vincolo di portafoglio
6.8 I coefficienti patrimoniali
6.9 La partecipazione a società di revisione
6.10 I servizi di cassa e tesoreria
6.11 Il valore probatorio dell'estratto conto
7. LA CONCENTRAZIONE BANCARIA
7.1 Premessa
7.2 I gruppi bancari
7.3 Le fusioni bancarie
7.4 Limiti alle fusioni fra società bancarie
7.5 Le fusioni degli istituti di credito di diritto pubblico
7.6 Le fusioni delle casse di risparmio e dei monti di credito su pegno
7.7 Le ipotesi di riforma
7.8 Trasferimenti aziendali