Basilea 2, Ias e rischio di credito


Convergenza o doppio binario?

 

di: Giuseppe Cicardo

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2007
Pagine
112
ISBN
978-88-449-0730-3
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Presentazione

I due nuovi schemi regolamentari che le banche sono tenute ad applicare, Basilea 2 e IAS, pur perseguendo finalità differenti e ben distinte e avendo oggetti diversi, tuttavia tendono a sovrapporsi, fissando orientamenti destinati a condizionarsi reciprocamente. Basilea 2 infatti definisce la misura delle perdite impreviste da cui coprirsi sulla base dell'esperienza maturata in un orizzonte di lungo periodo; inoltre, nella valutazione dell'adeguatezza patrimoniale delle banche, considera anche la misura del patrimonio disponibile e, a tal fine, richiede che gli accantonamenti creditizi di bilancio siano pari o superiori alle perdite attese sui crediti che non versano in una situazione di default, prevedendosi in caso contrario la deduzione della differenza dal patrimonio bancario. Dal proprio canto, la stima delle perdite sofferte richiesta dagli IAS in caso di riduzione di valore del credito comporta comunque una valutazione previsionale, in quanto sussiste sempre un ritardo temporale nell'accertamento delle situazioni di impairment rispetto al momento della loro maturazione. Nonostante l'apparente distanza fra le due fattispecie normative, è forte nella comunità bancaria l'auspicio di un'ampia convergenza, soprattutto per evitare oneri destinati ad appesantire la gestione operativa degli intermediari, ma soprattutto eventuali rischi di distorsione. Tale convergenza avrebbe il pregio di salvaguardare il carattere prudenziale delle regole di vigilanza insieme con la loro neutralità competitiva, assicurare una rappresentazione più attendibile dell'operatività bancaria, permettere una più agevole valutazione del processo di creazione di valore allineando i criteri di costruzione del capitale a rischio con quelli del reddito generato. Nel volume sono quindi analizzati i diversi aspetti delle due regolamentazioni, allo scopo di tracciare i confini entro i quali ammettere una misura armonizzata del rischio di credito e, in particolare: il metodo dei rating interni e le implicazioni che essi presentano ai fini della misurazione del rischio; le principali classi di modelli creditizi che potranno costituire la futura tappa di misurazione del rischio a fini prudenziali; le nuove modalità di valutazione del portafoglio crediti previste dagli IAS; la previsione di un processo di convergenza delle due discipline, le criticità connesse a tale processo e le possibili soluzioni in corso di sviluppo.

1. Il rischio di credito nel Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2)
1.1 Regole di copertura patrimoniale (pillar 1) per il banking book nell'approccio dei rating interni: caratteristiche generali
1.1.1 Fattori di rischio (PD, LGD, EAD, M, _) e loro relazioni
1.1.2 Copertura patrimoniale del rischio di credito: modello di riferimento (ASRF approach)
1.1.3 Metodi di calcolo dei rating interni. Approcci point-in-time e through-the-cycle: differenze nella misurazione dellivello di copertura del rischio
1.2 Valutazione del grado di adeguatezza patrimoniale (pillar 2) e trasparenza informativa (pillar 3) Appendice 1. Limiti del metodo dei rating interni relativi al calcolo della copertura patrimoniale del rischio di credito Appendice 2. Confronto fra metodi di rating through-the-cycle e point-in-time sulla base dei fattori esplicativi del modello Heitfield-Loffler
2. La misurazione del rischio di credito nella prospettiva del riconoscimento dei modelli (oltre Basilea 2)
2.1 Modelli MTM (mark-to-market): CreditMetrics
2.2 Modelli DM (default-mode): Credit Risk+
3. Le nuove regole di valutazione e di disclosure delle esposizioni creditizie negli IAS 39, 37 e 32
3.1 Contesto normativo generale


3.2 Cornice normativa degli strumenti finanziari (IAS 39 e IAS 32)


3.3 Attività finanziarie non negoziabili: portafoglio prestiti


3.4 Garanzie concesse e impegni di finanziamento
4. Convergenza e integrazione fra Basilea 2 e IAS nella misurazione del rischio di credito in assenza di valori di mercato
4.1 Criteri di valutazione creditizia ante-IAS: confronto delle prassi nazionali con quelle estere
4.2 Analisi di compatibilità fra Basilea 2 e IAS
4.2.1 Soluzioni in corso di sviluppo: ricerca di un difficile trade-off fra finalità informative e prudenziali
4.2.2 Prospettiva dell'informativa di mercato: competenza economica e tempestivo riconoscimento delle perdite creditizie
4.2.3 Prospettiva della regolamentazione prudenziale: congruità della copertura patrimoniale richiesta e level playing field
4.3 Problemi applicativi di una misurazione armonizzata del rischio creditizio
5. Convergenza e integrazione fra Basilea 2 e Ias nella misurazione del rischio di credito nella prospettiva di una valutazione al mark-to-market
5.1 Fair value, pillar 2 modelli di rischio creditizio
6. Conclusioni
Bibliografia