Bancaria n. 11/1995


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
1995
Pagine
112
ISBN
0005-46-23
Disponibilità
Esaurito
Prezzo Copertina € 10,00
IVA assolta dall'editore

Presentazione

La concentrazione del sistema bancario
La forte accelerazione di aggregazioni (194 nel decennio 1984-94, senza contare quelle fra casse rurali, di cui ben 130 nell'ultimo quinquennio, con una punta di 38 nel 1994) ha contribuito, insieme alla liberalizzazione degli sportelli, ad accrescere la concorrenza e l'efficienza all'interno del sistema bancario italiano, aumentando le dimensioni medie aziendali e creando nuovi stimoli competitivi sui mercati regionali e locali. Per molte banche l'integrazione ha un ruolo essenziale per pervenire a livelli reddituali e patrimoniali più elevati, purché perseguita attraverso processi razionali e coraggiosi.
Un sistema integrato per la gestione del rischio di interesse
La gestione integrata dei rischi finanziari e creditizi rappresenta oggi una priorità fondamentale per le banche e gli intermediari e richiede la costruzione di un apposito modello. In questo lavoro viene delineata una parte essenziale del modello, quella relativa al rischio di interesse, analizzando in dettaglio i principali contratti derivati (Btp e Eurolira futures, opzioni su Btp e Eurolira futures, interest-rate swap, ecc.). Ciò al fine di gestire al meglio i portafogli e di controllarne ex ante il rischio.

Inoltre viene presentata una nuova metodologia per il monitoraggio ex post dei portafogli, che presuppone la scelta di un opportuno benchmark, e consiste nel determinare i tassi di rendimento ex post aggiustati per il rischio facendo ricorso ad una serie di put option fittizie.
Crisi bancarie, controlli interni e attività di vigilanza
I nuovi e più efficienti strumenti di controllo introdotti dalla normativa in vigore e adottati dalla Banca d'Italia hanno senz'altro migliorato le condizioni di stabilità del sistema finanziario. L'aumento della rischiosità connessa all'attività bancaria porta a ritenere che le banche debbano autonomamente adottare sistemi di controllo interno meglio adeguati alla loro operatività, alla gestione dei relativi rischi e alla prevenzione di eventuali errori strategici e gestionali, nonché di comportamenti fraudolenti del management.
Il nuovo regime fiscale della previdenza complementare
"La recente riforma della previdenza complementare ha permesso al legislatore tributario di attuare una profonda revisione del regime fiscale introdotto nel 1993, rivelatosi del tutto inadeguato. La stesura attuale, chiaramente ispirata al principio del ""rinvio della tassazione del reddito accantonato per fini previdenziali"" dovrebbe consentire l'auspicato avvio dei nuovi fondi pensione."
"Esiste ancora il ""localismo"" delle banche popolari?"
"Vengono tracciare le linee di una riflessione sulla struttura delle banche locali a ""vocazione territoriale"", nel tentativo di trarre dalla vigente legislazione alcuni profili caratterizzanti il legame ancora esistente tra singole iniziative bancarie e determinati contesti socio-economici."
La sana e prudente gestione delle banche
"Che cosa si intende realmente per ""sana e prudente gestione"" di una banca? In questo lavoro, gli autori ricostruiscono i criteri che consentono di dare un effettivo spessore a questo fondamentale principio introdotto dal Testo unico, sia nel contesto generale di un'azienda, sia nel caso specifico di una banca. Ciò consente di comprendere l'atteggiamento della Banca d'Italia in materia di vigilanza, inquadrando fenomeni importanti come la concentrazione e la ristrutturazione del sistema bancario, la partecipazione nel capitale delle imprese, la politica degli impieghi."
Le banche italiane e la gestione del risparmio: una scelta obbligata
Nell'attuale scenario sempre più competitivo e caratterizzato da una tendenza strutturale alla riduzione della redditività creditizia, la gestione del risparmio assume per le banche italiane un ruolo fondamentale. Vanno quindi impostati programmi di largo respiro che portino ad una forte crescita della massa gestita, ad una razionalizzazione dell'offerta, ad un generale potenziamento organizzativo e di competenze in quest'area. Può essere valutata la possibilità di scorporare l'attività di gestione e intermediazione mobiliare, allo scopo di favorirne la professionalità e l'efficienza.
Il quadro macroeconomico dei paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo
L'analisi della situazione economica dei paesi industrializzati mostra la necessità di procedere sulla strada del risanamento dei conti pubblici, in considerazione dell'andamento crescente del rapporto tra debito pubblico e pil e nonostante la ripresa economica registratasi a partire dal 1994.

La situazione dei paesi in via di sviluppo è in fase di miglioramento, grazie alle più severe politiche economiche adottate dalle autorità e alla accresciuta domanda dei paesi industrializzati.

Lo stesso trend positivo si registra nell'area dei paesi dell'Europa centro-orientale, il cui crescente tasso di sviluppo evidenzia la necessità di accelerare l'introduzione di un quadro normativo più adatto ad una economia di mercato.
La regolamentazione prudenziale della banche: un sistema automatico o discrezionale?
Mathias Dewatripont e Jean Tirole: The Prudential Regulation of Banks, M.I.T. Press, 1994
I flussi monetari e finanziari. Aggiornamenti mensili e serie storiche