Le crisi bancarie in Italia (2014-2020)


Insegnamenti e riflessioni per la regolamentazione

di: Giuseppe Boccuzzi

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2020
Pagine
228
ISBN
978-88-449-1240-6
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 30,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 28,50
IVA assolta dall'editore
Presentazione

In Italia il tema delle crisi bancarie è oggi al centro dell’attenzione, non solo a seguito del ciclo di crisi verificatesi negli anni 2014-2020, ma anche per la riforma bancaria realizzata in Europa nel 2014 con le direttive sul risanamento e la risoluzione delle banche e sui sistemi di garanzia dei depositi, nonché con la realizzazione del Single Resolution Mechanism e del Single Resolution Fund nel quadro dell’Unione Bancaria.

Le crisi bancarie italiane sono state gestite applicando il nuovo framework normativo  europeo; in questo senso esse costituiscono un test significativo per valutarne l’efficaciae la coerenza. Da qui l’esigenza di fare un primo bilancio di tali situazioni di crisi, dell’applicazione delle nuove norme e di esprimere una prima valutazione sul loro funzionamento. È questo lo scopo del presente volume, che si articola in due parti logicamente concatenate.

Nella prima parte, dopo un breve inquadramento della lunga crisi economica e finanziaria in Italia che fa da sfondo alle crisi bancarie, si procede alla disamina approfondita dei vari casi di crisi, seguendo una metodologia di classificazione per tipologia di soluzioni e di strumenti adottati: dalle vicende della Banca Tercas, che fa da spartiacque tra il vecchio e il nuovo sistema, alla risoluzione delle “quattro banche”; dalla liquidazione ordinata e dalla ricapitalizzazione precauzionale, agli interventi dello Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e agli interventi preventivi e alternativi dello stesso Fondo.

La seconda parte è dedicata agli insegnamenti tratti e alle questioni ancora aperte. In dettaglio, si affrontano i temi più delicati dell’attuale dibattito, relativi al miglioramento dell’assetto istituzionale e delle regole di gestione delle crisi, all’armonizzazione delle regole dell’insolvenza in Europa, al funding della risoluzione, all’intervento pubblico e, infine, al ruolo dei sistemi di garanzia dei depositi.

Si delinea un quadro articolato e complesso da cui emergono diverse aree di miglioramento della normativa e possibili indicazioni di policy, finalizzate ad avere un framework adeguato, chiaro e tempestivo, che risponda compiutamente alle esigenze di un sistema finanziario sempre più evoluto, con scenari di mercato e regolamentari in continuo cambiamento.

Introduzione
Parte Prima - La gestione dell e crisi bancarie in Italia: soluzioni vecchie e nuove in un quadro di crescente complessità
1. Il quadro d’insieme del fenomeno. Debolezze di sistema e problemi specifici
1.1 Premessa
1.2 La crisi finanziaria globale e la successiva crisi in Europa
1.3 Le crisi bancarie in Italia: i tratti essenziali
1.4 La gestione delle crisi bancarie prima e dopo la riforma europea
    1.4.1 Il precedente regime regolamentare e operativo
    1.4.2 I cambiamenti delle regole. Il nuovo quadro europeo di gestione delle crisi bancarie
    1.4.3 I cambiamenti nel mercato bancario e nelle strategie degli operatori
1.5 I profili di vulnerabilità del settore bancario italiano
1.6 La portata delle crisi
1.7 Gli strumenti utilizzati
1.8 Chi ha pagato il costo delle crisi? 
2. Il caso della Banca Tercas: lo spartiacque
2.1 La banca: informazioni generali e principali dati
2.2 Il contesto normativo al momento dell’intervento
2.3 La disciplina degli aiuti di Stato. L’istruttoria della Commissione europea e la decisione sul caso Tercas
2.4 La costituzione dello Schema Volontario e l’intervento a favore della Banca Tercas
2.5 L’Appello proposto dalla Commissione
3. La prima applicazione della Brrd: il caso delle 4 banche
3.1 Il primo progetto: l’intervento del Fitd
3.2 La decisione della Commissione Ue
3.3 La risoluzione delle quattro banche
3.4 La vendita delle bridge banks
4. L’intervento pubblico in due differenti modalità: la liquidazione ordinata e la ricapitalizzazione precauzionale
4.1 Le due banche venete: la liquidazione ordinata
4.2 Il caso Monte dei Paschi di Siena: la ricapitalizzazione precauzionale. Una misura di intervento pubblico non originata da uno stato di dissesto o rischio di dissesto
    4.2.1 La disciplina della ricapitalizzazione precauzionale nella Brrd
    4.2.2 L’adozione della ricapitalizzazione precauzionale per Mps
    4.2.3 La vicenda di Mps e la situazione tecnica
    4.2.4 La cessione della banca sul mercato
5. La costituzione dello Schema Volontario del Fitd e gli interventi realizzati
5.1 Le motivazioni, la struttura e il funzionamento dello Schema Volontario
5.2 Gli interventi in cinque casi di crisi
    5.2.1 Il primo intervento a favore di Banca Tercas a seguito della decisione della Commissione europea
    5.2.2 Il secondo intervento: Caricesena, Carim e Carismi
        5.2.2.1 Il caso della Cassa di Risparmio di Cesena
        5.2.2.2 I casi Carim e Carismi
5.2.3 Banca Carige. La Fase 1
6. Gli interventi preventivi e alternativi del Fitd
6.1 Il mandato e gli interventi del Fitd
6.2 Gli interventi del Fitd alternativi al rimborso dei depositanti
    6.2.1 Il caso della Banca Popolare delle Province Calabre. La liquidazione coatta amministrativa con il sostegno del Fitd
    6.2.2 Il caso della Banca Base. La liquidazione coatta amministrativa con il supporto del Fitd
6.3 Gli interventi preventivi del Fitd
    6.3.1 L’intervento nella Fase 2 del progetto di soluzione della crisi di Banca Carige
    6.3.2 Banca del Fucino
    6.3.3 La Banca Popolare di Bari. Un caso di nazionalizzazione realizzata con l’utilizzo di risorse private
        6.3.3.1 La banca: informazioni generali e principali dati
        6.3.3.2 L’amministrazione straordinaria e il primo intervento del Fitd per la copertura del deficit di capitale al 31 dicembre 2019
        6.3.3.3 La valutazione finale della situazione della banca e del Piano industriale. L’intervento del Fitd e di Mcc
Parte Seconda - Gli insegnamenti tratti e le (tante) questioni aperte
7. Come gestire le crisi?
7.1 Alcune considerazioni preliminari
7.2 Il modello: le competenze, le procedure e gli strumenti
    7.2.1 L’assetto istituzionale
    7.2.2 La complessità e l’esigenza di un ampio e flessibile strumentario di intervento
7.3 Il “pubblico interesse” tra risoluzione e liquidazione: una nozione da ripensare?
8. Il dibattito sulla disciplina armonizzata dell’insolvenza in Europa
8.1 Cosa si intende per disciplina armonizzata di insolvenza?
8.2 I diversi regimi di insolvenza esistenti nei Paesi europei
8.3 Il principio del “No Creditor Worse Off” a seguito della valutazione indipendente della banca in risoluzione
8.4 La prospettiva di un regime di liquidazione europeo. L’adozione del “modello Fdic”
9. Chi finanzia le crisi?
9.1 Il concorso degli azionisti e dei creditori alle perdite
9.2 Il finanziamento esterno della crisi
    9.2.1 Il solvency funding
    9.2.2 Il liquidity funding
10. L’intervento pubblico nelle crisi
10.1 Il ruolo dell’intervento pubblico
10.2 Quali strategie per la riallocazione sul mercato di banche nazionalizzate
11. I sistemi di garanzia dei depositi: il ruolo e il funzionamento nelle crisi bancarie
11.1 La natura giuridica dei Dgs è rilevante? O è rilevante la funzione svolta?
11.2 I mandati istituzionali e l’ambito operativo
    11.2.1 La disciplina sugli aiuti di Stato
    11.2.2 Il principio del least cost e la depositor preference
11.3 Il funding dei sistemi di garanzia dei depositi deve essere reso più credibile. La mancanza di forme di finanziamento di emergenza
11.4 La mancata attuazione del sistema unico europeo di garanzia dei depositi (Edis)
Conclusioni. Una lunga lista di questioni aperte
Bibliografia