Bancaria n. 1/1999


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
1999
Pagine
87
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Concorrenza e concentrazione nel sistema finanziario italiano
Concorrenza, concentrazioni e ristrutturazioni rappresentano condizioni necessarie, ma non sufficienti, di competitività nel sistema bancario italiano. Significativi risparmi di costo e un aumento della redditività, derivanti da un ammodernamento delle strutture, dalla riorganizzazione dei processi produttivi, dallo sviluppo di reti di vendita innovative, unitamente alla progressiva realizzazione del processo di privatizzazione, rappresentano gli altri traguardi indispensabili per il perseguimento dell' efficienza.
La Banca centrale europea e la gestione della politica monetaria e della crisi di liquidità
Il quadro normativo in cui operano le autorità monetarie dell' Ume presenta ancora diverse incertezze, soprattutto riguardo alla gestione della politica monetaria e della crisi di liquidità. La circostanza che nell' ambito della Bce - per ragioni ricollegabili alla sua stessa composizione - possano continuare a prevalere gli interessi nazionali e che, nella soluzione delle crisi di liquidità e sistemiche, alla stessa Bce non siano riconosciute modalità esplicite di intervento diretto o ambiti di responsabilità, porta a interrogarsi sulla opportunità di prevedere, idonei aggiustamenti, sia con la prassi operativa che con disposizioni ad hoc.
Autoregolazione e governo dei mercati
Negli ultimi anni il fenomeno dell' autoregolazione ha guadagnato spazi importanti nel mercato finanziario italiano. Si è passati da una situazione di forte centralismo ad una, con il decreto 415/96 e la privatizzazione dei mercati, di riallocazione dei poteri di governo sui mercati stessi e di assegnazione di un ruolo nuovo all' autodisciplina. Quest' ultima risulta, tuttavia, ancora limitata e suscettibile di allargare la propria sfera di operatività, al fine di compiere ulteriori e significativi passi sulla strada del decentramento.
La nuova tassazione degli organismi di investimento collettivo del risparmio di diritto estero: alcune annotazioni
La riforma della tassazione delle attività finanziarie ha modificato anche la disciplina fiscale sui fondi esteri collocati in Italia, distinguendo tra Oicvm comunitari e altri Oicvm e stabilendo gli adempimenti a carico delle banche e degli intermediari finanziari.
Nuovi aspetti problematici del contenzioso in materia di sanzioni bancarie
Il TU in materia di intermediazione finanziaria, nell' attribuire la competenza in materia di sanzioni alle Corti di appello nella cui circoscrizione hanno la sede gli intermediari finanziari, anziché alla Corte di appello di Roma, ripropone la questione di costituzionalità dell' art. 145 I.b. che accentra nel giudice romano la giurisdizione sulle sanzioni. Anche la l. Bassanini ter, attribuendo al Tar e al Consiglio di Stato la giurisdizione esclusiva per tutte le controversie in materia di pubblici servizi afferenti al credito, pone nuovi problemi sul riparto della giurisdizione. Le esigenze di certezza dei rapporti giuridici e di coerenza sistematica suscitano la necessità di un intervento del legislatore che, modificando gli artt. 144 e 145 del TU bancario, ponga rimedio alle incongruenze fin dall' inizio mostrate.
La formazione nelle banche: da fattore di costo a leva strategica
L' attività di formazione nel settore bancario, pur essendo considerata come utile ed efficace, è legata ancora in molte banche prevalentemente ad una logica di costo piuttosto che di investimento. Questo crea una barriera all' utilizzo della formazione come leva fondamentale dello sviluppo organizzativo e denota un limite culturale non facile da rimuovere in tempi brevi, nell' ottica di arrivare a concepire l' attività formativa in chiave più marcatamente strategica.
Requisiti patrimoniali: modello standard e modello interno a confronto
I metodi stabiliti dalle autorità di Vigilanza per la misurazione dei rischi sono passati da modelli relativamente semplici a regole sempre più articolate e sofisticate basate anche su requisiti qualitativi e sulla possibilità di scegliere tra il modello standard e il modello interno di valutazione dei rischi. L' adozione di modelli interni costituirà un vantaggio competitivo per le banche che sapranno misurare in modo puntuale la rischiosità aziendale e raggiungere obiettivi in termini di rischio/rendimento.
La natura dei derivati di credito alla luce del Testo Unico della finanza
I contratti derivati di credito che separano il rischio di credito dal prestito sottostante, ampliando le possibilità operative degli investitori e delle banche, hanno la natura di strumenti finanziari così come definiti dal TU della finanza. Ne consegue che la creazione o l' emissione di tali contratti non è riservata alle banche e alle imprese di investimento, al contrario della negoziazione.
Crisi russa e asiatica e conseguenze sull'economia e il commercio mondiale
Nonostante il ridotto impatto economico che le crisi asiatica e russa hanno avuto sulle economie occidentali, le autorità di vigilanza internazionali continuano a porre l' accento sulla necessità di adottare strategie più efficaci per evitare o ridurre le conseguenze delle crisi finanziarie. Tra queste, in particolare, assumono rilievo: aumentare la trasparenza delle informazioni sui risultati economici dei paesi emergenti, migliorare la valutazione del rischio e rafforzare i relativi sistemi di difesa, accelerare le risposte di politica economica, accrescere il grado di sorveglianza del Fmi.
Livorno, osservatorio portuale mediterraneo alle soglie del Rinascimento
AA.VV., Livorno e il Mediterraneo da un viaggio di Edmund Dummer, Cassa di Risparmio di Livorno S.p.a.

Livorno, 1996 pagg. 206
Politiche economiche e mutamenti strutturali nell'Italia degli ultimi trent'anni
Salvatore Rossi La politica economica italiana 1968-1998, Laterza, Roma, 1998. Pagg. 172.
I flussi monetari e finanziari. Aggiornamenti mensili e serie storiche