Fabio Bassan: Regolazione finanziaria e concorrenza tra ordinamenti


20-03-2017

Le banche dell’Unione Europea sono entrate insieme nella crisi e ne stanno uscendo separatamente. E questo deriva anche dalla regolazione di dettaglio...

Le banche degli Stati membri dell’Unione Europea sono entrate insieme nella crisi e ne stanno uscendo separatamente. Certo questo deriva dai contesti internazionale ed europeo, economico e geopolitico, dalle situazioni specifiche di ciascun istituto... Ma deriva anche dal fatto che la regolazione di dettaglio ha in realtà evidenziato o addirittura generato delle asimmetrie.

L’effetto - come sottolineato da Fabio Bassan, Ordinario di Diritto Internazionale dell’Economia all’Università di Roma Tre, nell’articolo pubblicato sul numero 2 di Bancaria - è, a livello europeo, una concorrenza tra regolatori, che produce atti atipici e non convenzionali, vincolanti per chi li applica e, a livello degli Stati membri, una concorrenza tra ordinamenti, poiché nella complessità regolatoria europea e internazionale i regolatori nazionali si trovano ad esercitare ampia discrezionalità nella fase applicativa.

Risultato: la competizione tra ordinamenti, nazionale ed europeo, nazionale e internazionale, europeo e internazionale, orienta il mercato verso i paesi, le aree, i settori non, o meno, regolati incidendo in maniera negativa sulla competitività dei paesi e dei sistemi economici.

La ricerca di «buchi» nella rete di regole non può essere dunque la soluzione di questo paradosso regolatorio della UE, di una disciplina cioè che invece di superarle, crea le asimmetrie. Più opportuno sarebbe l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione normativi, regolamentari, esecutivi e di vigilanza per fornire indirizzi, interpretazioni e applicazioni univoche.

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