Con l’open banking le PMI hanno un nuovo alleato


03-05-2021

La crisi causata dalla pandemia originata dal Covid-19 ha iniziato a mostrare i suoi effetti sulle imprese italiane, specialmente quelle di dimensioni più contenute. Alcune filiere, come quelle del turismo, hanno registrato cali superiori al 50% (fonte Istat, https:// www.istat.it/it/archivio/252091 per i primi nove mesi del 2020), frutto di 219 milioni di presenze in meno negli esercizi ricettivi, mettendo a rischio un comparto che vale all’incirca il 13% del pil. Ma non c’è soltanto il settore travel a dover pagare un conto salato. Il 2020 è costato complessivamente 183 miliardi di euro di pil in meno e 137 miliardi di consumi mancanti (fig. 1 e 2, https://www.confesercenti.it/wp-content/uploads/2021/03/Confesercenti-Dossier-Le-imprese-nella-pandemia. pdf), riportando così le lancette della produttività al 1997 e mettendo a rischio quasi 450 mila imprese.La pandemia non ha aiutato soprattutto Pmi e partite iva, già storicamente le realtà che hanno maggiori difficoltà a ottenere finanziamenti.

In questo scenario magmatico si inserisce la grande rivoluzione dell’open banking. Si tratta di un cam-biamento epocale che può portare benefici immediati per gli imprenditori sotto diversi punti di vista. L’approvazione della direttiva comunitaria sui servizi di pagamento – nota come PSD2 – permette una concorrenza tra operatori e dà il via libera alla realiz-zazione di nuovi servizi finanziari focalizzati sulle esigenze dei privati e delle Pmi. Sul n. 2 di MK Francesco Sforza presenta AideXa, la prima banca Fintech del Paese rivolta esclusivamente alle imprese e al mondo delle partite Iva, che propone sul mercato il finanziamento X – Instant.

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