Le banche e gli anni di Basilea III


21-01-2022

Secondo Luigi Federico Signorini, Direttore Generale della Banca d’Italia, le banche hanno potuto affrontare la crisi del 2020 continuando a svolgere la loro funzione di supporto all’economia reale, anche grazie alle riforme regolamentari di Basilea 3 che ne hanno rafforzato il patrimonio e la liquidità, accrescendo la fiducia del mercato nella loro solidità e nella loro capacità di assorbire grandi shock inattesi.

Per le banche italiane, le regole di Basilea 3 hanno posto rimedio a due importanti distorsioni che le avevano penalizzate: lo squilibrio nel trattamento prudenziale tra rischi creditizi e finanziari e un’eccessiva tolleranza verso i modellinterni di misurazione del rischio. Il fatto che durante la crisi pandemica le banche italiane siano state considerate «parte della soluzione e non parte del problema» suggerisce che qualcosa di buono è stato realizzato. Il graduale esaurirsi delle misure di sostegno, moratorie e garanzie, non potrà che far emergere un peggioramento della qualità del credito. È necessario che le banche preservino un patrimonio adeguato rispetto ai rischi e continuino ad adottare una politica attenta e prudente di rettifiche su crediti. L’auspicio è che si proceda, anche su scala globale, a una trasposizione delle regole di Basilea il più possibile tempestiva e fedele.


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