Sostenibilità e diversità nelle società quotate italiane


19-09-2018

Sul numero 9 di Bancaria, Angela Ciavarella, Nadia Linciano e Rossella Signoretti della Consob offrono un interessante articolo sulla rilevanza, cresciuta negli ultimi anni nelle società quotate, dei temi di natura non finanziaria, come gli aspetti ambientali, sociali e di governance, gra-zie anche al ruolo dei regolatori, nazionali ed europei, e degli investitori istituzionali.

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza da parte delle società quotate della rilevanza di tematiche di natura non finanziaria, legate ad aspetti ambientali, sociali e di governance, grazie anche al ruolo dei regolatori, nazionali ed europei, e degli investitori istituzionali. Con riferimento alla diversità di genere nei board, molti paesi hanno adottato iniziative volte a incentivare una maggiore presenza femminile nei CdA delle società quotate. Anche il tema della diversità di competenze, formazione, professionalità, provenienza geografica è sempre più spesso richiamato nei Codici di autodisciplina delle società quotate. Con riguardo alla sostenibilità, la direttiva europea 2014/95 ha richiesto alle società di maggiori dimensioni la pubblicazione di una dichiarazione non finanziaria, attraverso cui rendicontare sulle politiche ambientali, sociali, attinenti al personale.

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