The Journal of European Economic History, sul nuovo numero un caso di Global History


22-05-2017

Nel fascicolo n. 3/2016 del Journal è stato pubblicato un interessante articolo che analizza come l’adozione della moda francese presso le élite austriache abbia influenzato il processo di produzione locale viennese.

L’articolo “Invisible Globalization: French Hats in Habsburg Vienna, 1650 -1750”  che porta la firma di VeroniKa Hyden-Hanscho, docente dell’Istituto di ricerca storica moderna e contemporanea, l’INZ di Vienna www.oeaw.ac.at analizza come, Vienna, considerata dalla storiografia un’area ancora remota, abbia introdotto la moda francese come modello di consumo per le élite austriache, partecipando di fatto alle tendenze della moda mondiale. Infatti i cappelli francesi, apprezzati in tutta Europa, venivano realizzati con materie prime provenienti dal Canada, dal Perù, dall’Africa Occidentale, dal Sudan e dal Levante, sebbene nel processo di produzione veniva persa l’informazione della loro origine, rendendo quindi invisibile (invisible globalization) la natura globale di questo prodotto. Tuttavia la globalizzazione del mercato dei cappelli francesi ha avuto degli impatti significativi sulla produzione artigianale locale viennese e introdotto dei nuovi modelli di produzione.

La storia economica europea evidenzia come già nella metà del XVII secolo fosse presente una cultura della globalizzazione nelle relazioni commerciali che ha di conseguenza determinato degli effetti nella storia della politica economica e sociale locale viennese e dei paesi europei coinvolti nel commercio e nella lavorazione delle materie prime.

Il Journal of European Economic History, rivista scientifica di rilievo internazionale, ha dato sempre risalto nel corso delle sue pubblicazioni non solo alla storia economica europea ma più in generale alla storia anche politica dell’ Europea. Oggi ritorna più che mai urgente, in risposta ai movimenti “sovranisti” rafforzati dalla Brexit e alla complessa gestione del fenomeno migratorio, mettere al centro l’idea di una nuova Europa, meno burocratica e più snella per ridare slancio al processo di Unione Europea basata non solo su una moneta unica ma su una coesione più ampia, a partire dalla necessità di elaborare una carta costituzionale europea.

In occasione del 60° anniversario del Trattato di Roma e dell’uscita del numero 3/2017, a fine anno il Journal ha lanciato il Call for Paper dedicato al tema “The stall e new Start of the 1950s: European Integration at the Crossroad”.

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