La convalida dei sistemi di rating nelle banche italiane


 

a cura di: Pietro Penza, Roberto Rovere

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2012
Pagine
252
ISBN
978-88-449-0506-4
Disponibilità
Esaurito
Prezzo di copertina€ 30,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 28,50
IVA assolta dall'editore

Presentazione

Il progressivo utilizzo dei modelli interni nella gestione dei rischi rappresenta un passo importante per le banche italiane, che possono così affidarsi a metodologie di analisi più oggettive ed omogenee tra i vari operatori e acquisire una maggiore consapevolezza nelle politiche di assunzione e gestione del rischio.

In tale contesto, un’attività chiave è costituita dalla convalida interna, momento fondamentale per capire la validità dei propri sistemi di rating, la rispondenza degli stessi ai requisiti regolamentari e la necessità di apportare eventuali cambiamenti correttivi.

Il volume fornisce un contributo metodologico e tecnico sull’attività di convalida e sul ruolo della relativa funzione, offrendo in primis l’inquadramento regolamentare per focalizzarsi poi sull’analisi dettagliata di tutte le aree interessate alla convalida.

Grazie alle proprie esperienze nelle principali realtà bancarie italiane, gli autori analizzano con un approccio concreto ed operativo la complessa attività di convalida, costituita da modelli, dati e procedure alla base dei sistemi IRB nella gestione dei rischi. In particolare i tre principali ambiti di “diagnosi” della funzione riguardano:
 
  1. requisiti di natura quantitativa: essi fanno riferimento sia alle strutture dei sistemi di rating sia alla quantificazione dei parametri di rischio, ossia alle caratteristiche metodologiche e alle logiche di funzionamento dei modelli;
  2. requisiti di natura organizzativa: aspetto tra i più delicati e complessi anche per la sua significativa componente valutativa, verifica il processo di attribuzione del rating e quello dell’utilizzo dello stesso nella gestione aziendale;
  3. sistemi informativi e qualità dei dati: altro momento importante è costituito dalla verifica dell’adeguatezza dell’architettura informatica a presidio della gestione dei dati e dell’utilizzo di quelli pregressi necessari a costruire le basi per la stima dei modelli.


Il volume costituisce un prezioso strumento di lavoro per chi si misura ogni giorno con tali problematiche e, al contempo, offre un valido contributo per migliorare il livello di conoscenza dell’attività di convalida e per accrescere il dibattito sull’importanza del controllo degli strumenti di misurazione del rischio.

1. La funzione di convalida nella normativa
1.1 La funzione di convalida nell’Accordo di Basilea 2 
1.2 L’approccio del CEBS 
1.3 I principi della convalida nella normativa internazionale
1.4 Il ruolo della convalida nella prassi internazionale 
1.5 Il ruolo della funzione di convalida nella normativa italiana 
1.6 Il processo di convalida e le attività richieste alla funzione di convalida 
1.7 Gli ambiti di competenza definiti dalla normativa 
1.7.1 La convalida dei requisiti minimi quantitativi 
1.7.2 La convalida dei requisiti organizzativi 
1.7.3 I sistemi informativi 
1.8 Aspetti organizzativi e rapporti con le funzioni di business e di controllo
1.9 Conclusioni
2. Il processo di convalida interna nel Banco Popolare
2.1 Il processo di convalida interna dei rischi di credito 
2.2 Rating system validation - Model design 
2.3 Rating system validation - Risk components 
2.4 Rating process validation 
3. Il processo di convalida in un Gruppo internazionale. L’esperienza di UniCredit
3.1 Premessa 
3.2 Le pietre miliari del processo di convalida 
3.3 La normativa a supporto 
3.4 Il processo per i sistemi di Gruppo 
3.5 Il processo per i sistemi locali 
3.6 L’attività di benchmarking 
4. La gestione dei rilievi di convalida: l’approccio di BPER
4.1 Il contesto normativo 
4.2 Il processo di convalida del Gruppo BPER 
4.3 La gestione dei rilievi di convalida in BPER: piani di adeguamento
4.3.1 Struttura organizzativa e processo di gestione delle evidenze di convalida 
4.3.2 Metodologia di gestione dei rilievi di convalida
4.3.3 Strumenti di monitoraggio dello stato avanzamento lavori
5. La convalida ICAAP: l’approccio di UniCredit
5.1 Il secondo pilastro di Basilea
5.1.1 Ambito di applicazione, differenze con il primo pilastro e impatti sulla governance dei gruppi transnazionali
5.2 L’approccio UniCredit al secondo pilastro
5.2.1 Il governo dei rischi
5.2.2 La convalida interna: profili di governance e organizzativi
5.2.3 La convalida dei modelli di rischio
5.2.4 La convalida dell’utilizzo gestionale delle misure di rischio
5.3 Conclusioni
6. Approcci metodologici per la convalida dei modelli avanzati: aspetti generali
6.1 Introduzione
6.2 Il framework metodologico del working paper 14 
6.3 La validazione del sistema di rating 
6.4 Analisi dell’architettura del sistema di rating 
6.4.1 Segmentazione del portafoglio 
6.4.2 Approccio scelto per lo sviluppo del modello
6.4.3 Definizione di default adottata 
6.5 Analisi del processo di sviluppo del modello
6.5.1 Convalida del processo di stima della PD 
6.5.2 Convalida del processo di stima della LGD 
6.5.3 Convalida del processo di stima della EAD 
6.6 Analisi delle performance 
6.6.1 Backtesting 
6.6.2 Benchmarking 
6.7 Conclusioni
7. Test di calibrazione e analisi di ciclicità dei modelli di rating
7.1 Premessa e contesto di riferimento 
7.2 I test di calibrazione “classici” 
7.3 I test statistici che “misurano” la ciclicità dei modelli di rating 
7.4 Conclusioni 
8. La convalida dei sistemi di rating low default nel Gruppo UniCredit
8.1 Premessa 
8.2 Definizione di portafoglio low default 
8.3 La convalida del sistema di rating 
8.3.1 La convalida dei modelli PD e LGD 
8.3.2 La convalida dei processi 
8.3.3 Ulteriori aspetti di processo
8.4 Conclusioni: una sfida nella sfida 
9. La convalida dei modelli Imprese nel Gruppo Credem: aspetti specifici
9.1 Premessa 
9.2 Requisiti organizzativi 
9.3 Requisiti informatici 
9.4 Requisiti quantitativi 
10. La convalida dei modelli di rating Retail nel Gruppo BPER: aspetti specifici
10.1 Premessa 
10.2 Aspetti quantitativi 
10.2.1 Modelli di accettazione retail 
10.2.2 Indicatori di performance specifici per la validazione dei modelli retail 
10.3 Valutazione del processo d’accettazione e del requisito d’utilizzo in ambito retail 
10.4 Aspetti metodologici di validazione dei modelli nella recente fase recessiva
11. La convalida della loss given default regolamentare: aspetti metodologici
11.1 Introduzione 
11.2 La definizione del modello regolamentare di workout LGD 
11.3 La convalida delle componenti del modello regolamentare di workout LGD 
11.3.1 La convalida della LGD stimata sullo status di absorbing default 
11.3.2 La convalida delle probabilità di transizione di stato e del danger rate
11.3.3 La convalida della downturn LGD 
11.4 Conclusioni 
12. Uso di metodologie quali-quantitative per la convalida dei modelli avanzati: le prassi di sistema
12.1 Premessa e contesto normativo 
12.2 Criteri di segmentazione della clientela 
12.3 Modelli retail 
12.3.1 Approcci utilizzati 
12.3.2 Test statistici utilizzati 
12.3.3 Trigger di accettazione 
12.3.4 Performance dei modelli 
12.4 Modelli corporate 
12.4.1 Approcci utilizzati 
12.4.2 Test statistici utilizzati 
12.4.3 Trigger di accettazione 
12.4.4 Performance dei modelli 
12.5 Modelli large corporate 
12.5.1 Approcci utilizzati 
12.5.2 Test statistici utilizzati 
12.5.3 Trigger di accettazione 
12.5.4 Performance dei modelli 
13. La convalida dei processi
13.1 Premessa 
13.2 La convalida del processo di assegnazione del rating 
13.3 La convalida dei requisiti organizzativi 
13.3.1 Completezza delle informazioni 
13.3.2 Replicabilità 
13.3.3 Integrità del processo di attribuzione del rating 
13.3.4 Omogeneità 
13.3.5 Univocità dell’attribuzione del rating 
13.3.6 Aggiornamento del rating 
13.4 La convalida dei requisiti quantitativi 
13.5 Conclusioni 
14. La convalida dei dati
14.1 Il sistema dei controlli interni a presidio della qualità dati 
14.2 Il sistema di gestione della qualità dei dati 
14.3 Metodologie e strumenti di controllo: gli indicatori di qualità 
14.4 Un esempio concreto: i controlli di data quality sulle PD 
14.5 Conclusioni
Bibliografia